Pagina:Zibaldone di pensieri III.djvu/374

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360 pensieri (1772-1773-1774)

bisogno di piú altri sillogismi, e questi di piú altri in infinito, si arriva al non poter trovare verun principio né fondamento assoluto alla nostra ragione, non potendo arrivare a un primo sillogismo che non abbia bisogno di piú altri. Cosí è infatti, e questa è la sostanza, la ragione, la spiegazione e il risultato del mio sistema, e qui, benché non sembri, consiste il metodo ch’io tengo per dimostrarlo. Nel modo appunto, che per negare una proposizione particolare che non abbia le premesse  (1773) false, non si può né si fa mai altro che distruggere i sillogismi intermedi del sillogismo su cui ella si fonda.


     Ma io mi contenterò di dire. Se il sillogismo inganna e la nostra ragione non è altro affatto che sillogismo, che cosa è ella dunque? Che il sillogismo inganni, stante il rapporto delle proposizioni falsamente supposto, si vede nel citato esempio degli antichi, nella differenza delle opinioni moderne e delle conseguenze contrarie che si tirano da verità identiche ed ugualmente conosciute; e generalmente da tutti quanti gli errori degli uomini da Adamo in qua; giacché tutti gli errori son conseguenze dedotte da altrettanti sillogismi, e quando anche le premesse stesse di quel tale sillogismo sieno false, esse sono dedotte da altri sillogismi, e cosí si rimonta a proposizioni delle quali tutti gli uomini e tutta la ragione umana naturalmente conviene; e le quali non han prodotto i detti errori se non a forza di rapporti falsamente supposti.  (1774) Ma fra tutti gl’immaginabili errori di qualsivoglia popolo, tempo, individuo, è grandissimo il numero di quelli che si fondano immediatamente su di un sillogismo dove non c’é altro di falso che la conseguenza e quindi il supposto rapporto delle tre proposizioni fra loro o delle due premesse o dell’una di loro colla conseguenza. Tali sono specialmente gli errori primitivi semplici, fanciulleschi e piú vicini ai primi e puri ed ἄκρατοι principii del ragiona-