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perfetto nella scala degli animali. Ma ciò non prova ch’egli sia piú perfettibile, bensí piú guastabile, appunto perché piú delicato. E d’altra parte l’esser piú facile a guastarsi non toglie che non sia veramente la piú perfetta delle creature terrestri, come ogni cosa lo dimostra (18 luglio 1822).


*   Tutto è arte, e tutto fa l’arte fra gli uomini. Galanteria, commercio civile, cura de’ propri negozi o degli altrui, carriere pubbliche, amministrazione politica interiore ed esteriore, letteratura; in tutte queste  (2569) cose, e s’altre ve ne sono, riesce meglio chi v’adopra piú arte. In letteratura (lasciando stare quel che spetta alla politica letteraria e al modo di governarsi col mondo letterato) colui che scrive con piú arte i suoi pensieri è sempre quello che trionfa, e che meglio arriva all’immortalità, sieno pure i suoi pensieri di poco conto, e sieno pure importantissimi e originalissimi quelli d’un altro che non abbia sufficiente arte nello scrivere; il quale non riuscirà mai a farsi nome e ad esser letto con piacere e nemmeno a far valutare e pigliare in considerazione e studio i suoi pensieri. La natura ha certamente la sua parte e la sua gran forza; ma quanta sia la parte e la forza della natura in tutte queste cose, rispettivamente a quella dell’arte, mi pare che dopo le gran dispute che se ne son fatte si possa determinare in questo modo e precisare  (2570) in questi termini. Supposto in due persone ugual grado d’arte, quella ch’é superiore per natura riesce certamente meglio dell’altra nelle sue imprese. Datemi due persone che sappiano ugualmente scrivere. Quella che ha piú genio sicuramente trionfa nel giudizio de’ posteri e della verità. Datemi due galanti egualmente bravi nel mestier loro. Quello ch’é piú bello (in parità d’altre circostanze, come ricchezza, fortuna d’ogni genere, comodità ed occasioni particolari ec.) soverchia sicu-