Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/240

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(3852-3853) pensieri 235

che facultas, difficultas venga da facul, difficul; ma che sieno contrazioni di facilitas, difficilitas, pronunziati difficulitas, faculitas. Facul ec. non sono che apocopi di facilis, facile avverbio ec. (pronunziati faculis ec). dello stesso genere che volup ec. (vedi Frontone e Forcellini in famul, il quale non è già da famel (vedi Forcellini in familia) ma da famulus) (10 novembre 1823). E son le stesse voci identiche che sarebbero facil, difficil, mutata sol la pronunzia.


*    Alla p. 3636, margine. Forse però fourre valeva fodera, e quindi fourreau quasi foderetta, per fodero, onde il diminutivo sarebbe d’un senso distinto dal positivo, e però non apparterrebbe al nostro discorso che considera i diminutivi usati in iscambio de’ positivi (10 novembre 1823).


*    Diminutivi positivati. Ladrillo (diminutivo ladrillejo) con tutti i suoi derivati da later, quasi latericulus o laterculus. E vedi appunto il Forcellini circa l’uso positivato di laterculus (10 novembre 1823).


*    Contracter francese per contrarre, come in contrario lo spagnuolo tratter alle volte nel senso di tractare, secondo che ho detto nel principio della teoria de’ continuativi (10 novembre 1823).


*    Alla p. 3849. Il vero perfetto di sino è sini. Questo infatti si trova ancora. Da questo, cred’io, per soppressione della n (della qual soppressione credo v’abbiano altri esempi),1, si fece  (3853) sii che ancor si trova eziandio, massime ne’ composti (come desino is ii ed ivi). Da sii per evitar l’iato sĭyi, cioè sĭvi, come da

  1. Vedi, per esempio, Forcellini in fruniscor per fruiscor, qualunque de’ due sia anteriore. E chi sa che prima non fosse sio, interposta poscia la n per evitare l’iato, come in greco nel fine delle voci, e come forse v’hanno altri esempi in latino, e fra questi forse il predetto fruniscor.