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Pagina:Zibaldone di pensieri VII.djvu/232

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(4279-4280) pensieri 225



*    Embrasé per ardente. Ses regards embrasés. Barthélemy, Voyage d’Anacharsis, dove parla di Omero. Raffiné spesso per fin semplicemente.


*    Ἂβαξ-άβάκιον, abbaco. Vedi Forcellini ec.


*    Congetture sopra una futura civilizzazione dei bruti, e massime di qualche specie, come delle scimmie, da operarsi dagli uomini a lungo andare, come si vede che gli uomini civili hanno incivilito molte nazioni o barbare o selvagge, certo non meno feroci, e forse meno ingegnose delle scimmie, specialmente di alcune specie di esse; e che insomma la civilizzazione tende naturalmente a propagarsi,  (4280) e a far sempre nuove conquiste, e non può star ferma, né contenersi dentro alcun termine, massime in quanto all’estensione, e finché vi sieno creature civilizzabili e associabili al gran corpo della civilizzazione, alla grande alleanza degli esseri intelligenti contro alla natura, e contro alle cose non intelligenti. Può servire per la Lettera a un giovane del ventesimo secolo.


    Il vedersi nello specchio, ed immaginare che v’abbia un’altra creatura simile a se, eccita negli animali un furore, una smania, un dolore estremo. Vedilo di una scimmia nel Racconto di Pougens, intitolato Joco, Nuovo Ricoglitore di Milano, marzo 1827, p. 215-6. Ciò accade anche nei nostri bambini. Vedi Roberti, Lettera di un bambino di 16 mesi. Amor grande datoci dalla natura verso i nostri simili!! (Recanati, 13 aprile, venerdí Santo, 1827). Vedi p. 4419.


*   Badare-badigliare, sbadigliare ec.; badaluccare, badalucco ec. Vedi Nuovo Ricoglitore, loc. cit. qui sopra, p. 162-3. Rosecchiare, rosicchiare.


*    Presso gli spagnuoli, i quali si dicono essere quelli che nelle colonie meglio trattano gli schiavi, i