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Pagina:Zibaldone di pensieri VII.djvu/95

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90 pensieri (4163)



*    Torso-torsolo. Bitorzo-bitorsolo, bitortolato, bitortoluto.


*    Incrociare-incrocicchiare ec.


*    Segnalato, señalado, signalé per da segnalarsi o che si segnala o si è segnalato ec. coi derivati. Valido per que vale appresso qualcuno ec. Vedi i dizionari. Desvalido.


*    Παραφυλακτέον δὲ (cavendum) καὶ τὸ παραλλήλους τιθέναι τὰς πτώσεις (pares casus) ἐπὶ διαφόρων προσώπων᾽ ἀμφίβολον (anceps, dubium) γὰρ γίνεται τὸ ἐπὶ τίνα φέρεσθαι, a chi riferire i detti casi. Theo sophist., Progymnasm., II, hoc est de narrat., ed. Basileae, 1541, p. 36. L’infinito usato in modo affatto italiano (Bologna, 24 gennaio 1826). Vedi pag. seg., capoverso 3.


*   Hombre o cosa arriesgada, arrischiato, arrisicato ec. per rischioso o che si arrischia. Vedi i francesi in hasardé ec. Agiato per pigro, cioè che opera ad agio, che si adagia ec.


*    Affettato, affecté ec. per che affetta, o che ha affettazione.


*    Alla p. 4162, capoverso 5. Ἐν μὲν τοῖς ἐγκωμίοις καὶ ψόγοις φροντιςτέον καὶ προοιμίων, ἐπὶ δὲ τοῦ τόπου (in loco communi) ἐπίνοια τοιαύτη τὶς εἶναι βούλεται (absolute) ὥστε ἀποκοπὴν εἶναι δοκεῖν, καὶ μέρος λόγου ἑτέρου προειρημένου. In laudando et vituperando, ne exordia quidem negligenda, loci vero huiusmodi quaedam est consideratio, ut amputatum quiddam videatur, atque pars orationis alterius iam habitae (versio Joachimi Camerarii). Theo sophista, Progymnasm., V, de loco communi, ed. Basileae, 1541, p. 71 (Bologna, 30 gennaio 1826). Vedi p. 4212, fine.