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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/105

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tempo in tempo lanciava sui convitati sguardi ansiosi e da susornione, cercando sempre il suo fazzoletto.

Foucarmont, allora in vena di far lo spiritoso, aggredì Labordette da un capo all’ altro della tavola.

Luisa Violaine si studiava di farlo tacere, perchè, diceva lei, quando gli veniva l’estro d’aizzar la gente, l’andava poi riale per lei. Egli aveva inmaginato una nuova celia; quella cioè di chiamar Labordette «signora.» Facezia che gli do veva piacer molto, poichè non finiva più di ripeterla, mentre Labordette, striugendosi placidamente nelle spalle, rispondeva ogni volta:

— Tacete dunque, caro mio. La è così sciocca!

Ma siccome Foucarmont non smetteva e passava agli insulti, senza che si sapesse il perchè, Labordette cessò di rispondere e rivolgendosi al conte di Vandeuvres.

— Signore, fate che îl vostro amico stia zitto... Non mi voglio scaldare il sangue.

Si era battuto due volte, lo si sapeva: era salutato ed accolto in ogni dove; fu quindi una sollevazione generale contro Foucarmont. Sì, aveva del brio, metteva tutti in allegria, ma non era una buona ragione per guastare la serata.

Vandeuvres, il cui viso delicato si veniva abbronzando, impose a Foucarmont di restituire il suo sesso a Labordette.

Anche gli altri uomini, Mignon, Steiner, Bordenave, tutti animatissimi, intervennero; gridando, coprendo la voce di Vandeuvres. Soltanto il vecchio signore, dimenticato al fianco di Nana, conservava il suo nobile contegno, il suo sorriso stanco e silenzioso, seguendo con occhi pallidi quella rotta finale del dessert,

— Eh! Bambina mia, se si pigliasse il caffè qui? disse Bordenave. Ci si sta così bene.

Nana non rispose subito. Fin dal principio della cena, ella non sembrava più in casa sua. Tutta quella gente l’aveva affogata; stordita, chiamando, i camerieri, parlando a voce alta facendo il proprio comodo come fosse all’albergo.

Lei stessa si scordava della sua parte di padroma di casa, non s’occupava che del grosso Steiner, il quale scoppiava per pletora, accanto a lei. Lo ascoltava, dicendo però ancora