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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/154

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Tutti allungavano il naso. Allora lei passò ritta dietro un amica, Quei signori battevano le palpebre, storditi da quella ruinosa discesa di gonnelle turbinanti al piede della piccola scala, disperati di vederle, dopo si lunga aspettazione volar via tutte senza poterne raffigurar una sola. I gattini neri dormivano sulla tela cerata, stretti contro il ventre della madre, che stava lì beata a zampe larghe; mentre il gattone fulvo, seduto all’altro capo della tavola, la coda allungata, guardava con gli occhiacci gialli le donnine che se la svignavano.

— Se sua Altezza degnasse passar di qui, disse Bordenave ai piè della scala, additando l’androne.

Alcune figuranti vi si spingevano ancora. Il principe seguiva Nana. Il marchese ed il conte venivano dietro.

Quell’andito, lungo, lungo, s’apriva fra il teatro ed una casa vicina, ed era una specie di viuzza strettissima, coperta d’un tetto inclinato in cui s’aprivano delle impennate a lastre di vetro.

Dalle muraglie trasudava l’umidità. I passi rimbombavano sul suolo lastricato di pietra come in un sotterraneo.

C’era colà un ingombro da solaio, un banco su cui il custode racconciava gli scenari, una catasta di cancelli di legno che a sera si collocavano alla porta per regolare entro quel limite la folla in coda. Nana dovette rialzare lo strascico, passando davanti ad una fontana, di cui il robinetto mal chiuso, allagava il lastrico. Nell’atrio tutti si salutarono. E Bordenave, quando fu solo, compendiò il suo giudizio sul principe con una scrollatina di spalle, piena di sprezzante filosofia.

— Egli è ben un pochino grugno, disse senza altre spiegazioni a Fauchery, cui Rosa Mignon conduceva seco a casa per riconciliarlo col marito.

Mauffat si trovò solo in istrada. Il principe aveva senz’altro, fatto salire Nana nella sua carrozza. Il marchese era corso dietro a Satin ed al suo figurante, tutt’eccitato, tenendosi pago di seguir quei due viziosi con la speranza di ottenere qualche compiacenza.

Allora Muffat, la testa in fiamme, volle rientrare a casa a