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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/204

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morte sulle carogne lasciate giacenti lungo le vie, e che, ronzando folleggiante, gettando un falgor di gemme, avvelenava gli uomini col.solo posarsi su di essi, nei palazzi, ove ella entrava dalle finestre.

Muffat alzò il capo, cogli occhi fissi, guardando il fuoco.

— E così? chiese Nana, Ma egli non rispose. Parve voler rileggere la cronaca. Una sensazione di freddo gli scorreva dal cranio sulle spalle.

«Quella cronaca era buttata giù alla peggio con delle capriole di frasi, una esa gerazione di parole impreviste, e dei confronti barocchi. Tuttavia, ei restava colpito da quella lettura, la quale, bruscamente, ridestava in lui tutto quello che non amava punto a rimestarvi da qualche mese.

Allora alzò gli occhi su Nana. Ella era assorta nella sua ammirazione di sè stessa; ripiegava il collo, guardando attentamente un piccolo neo bruno che aveva al disopra del fianco destro; e io toccava colla punta del dito, facendolo sporgere, ripiegandosi maggiormente, trovandolo senza dubbio, leggiadramente bizzarro a quel posto. Poi osservò altre parti del suo corpo compiacendosi, ripresa dalle sue viziose curiosità di fanciulla. Le era sempre una sorpresa il vedersi;.

aveva l’aria stupita e adescata d’una giovinetta che scopre la sua pubertà. Lentamente aperte le braccia per disviluppare ij suo torso di Venere paffuta, piegò la vita, esaminandosi di dorso e di faccia, contemplando il profilo del suo seno e le sfiamate rotondità delle sue coscie. E finì col prender diletto a quel gioco curioso di dondolarsi a destra e a sinistra, colle imocchia allargate, dimenando il busto sulle reni, col fremito continuo d’un’almea che balla la danza del ventre.

Muffat la contemplava. Essa gli faceva paura. Il giornale 1i era caduto di mano. In quel minuto di visione chiara, netta, egli si disprezzava. Era proprio così; intre mesi, essa aveva corrotto la sua vita, si sentiva già guasto fino-al midollo, da laidezze che non avrebbe pur sospettate. Tatto stava per imputridire in lui, ormai. Ebbe coscienza, per un istante, degli accidenti del male, vide lo sfacelo cagionato da questo fermento, lui avvelenato, la sua famiglia distrutta, una parte della società che crollava, e affonderebbe.