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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/243

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Ma la vista di una brigata che sopraggiungeva, la paralizzò. Erano delle donne chic, in gran sfarzo, con diamanti.

Venivano per spasso da Laura, a cui tutte davano del tu, come ad una partita di piacere, riprese da un pervertimento

di gusto, portando delle centinaia di mille lire in gioie, sulla

loro pelle, per pranzare colà, a tre franchi a testa, nello stupore geloso delle povere ragazze lacere e inzaccherate, che vi si trovavano.

Quand’esse erano entrate, con voce alta e risa sonore, recando dal di fuori come un raggio di sole, Nana aveva rivolto altrove la faccia vivamente, seccata di riconoscere fra quelle Lucia Stewart e Maria Blond.

Durante quasi cinque minuti, tutto il tempo che quelle si#guore ciarlarono con Laura, prima di passare nella sala vicina, essa tenne il capo chino, fingendo d’essere assorta a rotolare delle bricciole di pane salla tovaglia. Poi, quando finalmente potè voltarsi, restò stupefatta; la seggiola vicino a lei era sgombra, Satin era scomparsa.

— Bella questa! o dov’è dunque? le scappò detto forte.

La bionda robusta, che aveva colmato Satin di gentilezze, sì mise a ridere del suo malumore; e siccome Nana, irritata da quel riso, la guardava con occhio minaccioso, essa le disse langaidamente, strascicando la voce:

_— Non son io, di certo, è l’altra che ve l’ha fatta.

Allora Nana, comprendendo che si farebbero beffe di lei, mon aggiunse verbo. Rimase anzi ancora un poco seduta, non volendo tradir la sua collera.

In fondo alla sala attigua ella udiva gli scoppi di risa di Lucia Stewart, la quale pagava da pranzo a tutta una tavolata di ragazzette, calate giù dai balli di Montmarte e della Chapelle.

Faceva un gran caldo; la fantesca portava via delle catasto di piatti sporchi, nell’odor forte della pollastra al riso; men- -.

tre i quattro signori avevano finito cbl versar del vino prelibato ad una mezza dozzina di quelle coppie, all’intento di ubbriacarle, per sentirne di cotte e di crade, quando fossero ben brille.

Quello che inaspriva Nana, oramai, era di pagare a