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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/251

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Per dire il vero, la Lerat, cominciava ad essere inquieta sul serio, vedendo la nipote darle a gran stento dei pezzi da venti soldi, di tanto in tanto, per pagare la pensione di Gigino. Certa mente, ella si sacrificherebbe, terrebbe il bambino ad ogni modo, aspettando tempi migliori. Ma l’idea che Fontan le impediva, lei, il marmocchio e sua madre, di guazzare nell’oro, la cracciava al punto da farle rinnegar l’amore, Tanto che concludeva con queste severe parole:

— Senti, un giorno ch’ei ti avrà portato via la pelle del ventre, verrai a battere alla mia porta, e io ti accoglierò.

Ben presto il denaro fu il grosso cruccio di Nana.

Fontan aveva fatto sparire le settemila lire: erano, senza dubbio, in luogo sicuro, ed essa non avrebbe osato giammai interrogarlo in proposito, giacchè mostrava molta delicatezza per quell’uccellaccio, come lo chiamava la Lerat. Tremava ch’ei potesse crederla capace di tenerci a lui per quei quattro soldi.

Aveva ben egli promesso di pagare le spese di casa; infatti i primi giorni, ogni mattina sborsava tre franchi. Ma erano esigenze da uomo che paga; con tre lire voleva di tutto, del burro, della carne, delle primizie; e, se la rischiava qualche osservazione, se insinuava che non si poteva aver tutto il mercato con tre lire, dava in escandescenze, trattavala da buona a nulla, da dissipatrice, da stolida a cui imercanti rubavano, sempre pronto, d’altronde, a minacciarla di mettersi altrove in pensione.

Poi, in capo ad un mese, certe mattine, aveva dimenticato di mettere le tre lire sul cassettone. Lei si era permesso di chiederle, timidamente, in modo indiretto.

— Allora vi furono scene tali, ei le rendeva la vita così dura pel primo pretesto capitato, che preferì non aver più conti da fare con lui.

All’incontro, quando non aveva lasciato giù i tre pezzi da venti soldi e che trovava ugualmente da mangiare, era gaio come un fringuello, galante, baciando Nana, danzando colle seggiole. E lei, tutta felice, era giunta a tale da augurarsi che non vi fosse nulla sul cassettone, malgrado la pena che aveva per far fronte ai bisogni più urgenti.

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