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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/255

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I loro visi imbiancati, tinti dal rosso delle labbra e dal nero delle palpebre, prendevano nell’ombra, il fascino tur: Dolento d’un Oriente da bazara tredici soldi, aperto ai quattro venti della strada.

Fino alle undici, fra gli urli della folla, esse rimanevano

gaie, lanciando semplicemente un: «porco d’un bestione!»

by bi endiii

di quando in quando, dietro le spalle dei malaccorti s di cui il tacco, impigliatosi nel loro strascico, strappava loro una gala; scambiavano cenni e saluti famigliari coi camerieri dei

caffè, si fermavano a ciarlare davanti un tavolino, accettavano dei rinfreschi, che sorbivano lentamente, da creature felici di sedersi, per aspettare l’uscita dai teatri.

Ma a misura che la notte si avanzava, se non avevano fatto una o due escursioni in via La Kochefoucauld, esse ridiventavano sgualdrinaccie; la turpe caccia si faceva più sfrenata.

Vi era, appi3 degli alberi, lungo i douZevards avvolti nell’ombra, che si andavan facendo deserti, un mercanteggiare feroce, delle parole sconcie e delle busse; mentre oneste famigliole, il padre, la madre e le figlie, abituati a quegli incontri, passavano tranquillamente, senz’’affrettare il passo.

Poi, dopo essere andate e venute un dieci volte, dall’Opéra al Ginnasio, Nana e Satin, allorchè decisamente gli uomini se ne liberavano e se la battevano più lesti, nella tenebra invadente, si limitavano ai marciapiedi della via Foubourg Montmartre. Colà, fino alle due del mattino, fiammeggiavano delle trattorie, delle birrerie, dei salumieri, ed uno sciame brulicante di donne, s’impuntava a rimaner lì sulla porta dei caffè; ultimo angolo rischiarato e vivente del Parigi notvurno, ultimo mercato aperto ai contratti di una notte, ove gli affari si trattavano fra i gruppi diversi, crudamente, da

Un capo all’altro della strada, come nel vestibolo spalancato

d’un pubblico bordello. Le sere in cui se ne ritornavano a mani vuote, si bisticciavano i La via Nòtre Dame de Lorette stendevasi nera e deserta; ombre di donne vi si strascicavano; era la rientrata in ritardo del quartiere, le povere ragazze inasprite da una notte