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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/256

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di sciopero, ostinandosi, discutendo ancora con voce arrochita con qualche ubbriaco smarrito, che esse trattenevano all’angolo della via Breda o della via Fontana.

Tuttavia, capitavano anche delle buone occasioni, si pigliavano dei luigi da certi signori per bene, che salendo le scale si mettevano in tasca la decorazione che portavano all’occhiello.

Satin, sopratutto, aveva buon naso.

Nelle sere umide, allorchè Parigi inzuppato d’acqua esalava un odore insipido di grande alcova mal tenuta, ella sapeva che quel tempo molle, quel fetore dei cantucci loschi, eccitava gli uomini. Ed essa guatava i meglio vestiti, ne indovinava il vizio dai loro occhi pallidi.

Gli era come un soffio di pazzia carnale che spirava sulla città. Dessa avea ben qualche paura, giacchè i più ammodo, erano i più turpi. Tutta la vernice esterna screpolava, lasciava scorgere la bestia, raffinata nella sua perversità, esigente nei suoi gusti mostruosi. i

E così quella buona lana di Satin mancava a tutti di rispetto, sfogandosi in faccia alla dignità della gente in carrozza, dicendo che i cocchieri valevan ben meglio dei loro padroni, perchè rispettavano le donne, e non le ammazzavano con delle idee dell’altro mondo.

Il capitombolo della gente chic nella crapula del vizio, sorprendeva ancora Nana, la quale conservava dei pregiudizi, di cui Satin la sbarazzava.

— Ma allora, come diceva lei, quando discorreva seriamente, non vi era dunque più virtù? Dall’alto in basso, tutti si arrotolavano nel fango. Ah! la doveva essere qualche cosa di famoso in Parigi, dalle nove di sera alle tre del mattino! e la si divertiva e gridava che, se si avesse potuto metter l’occhio in tutte le camere, si avrebbe assistito a qualche cosa di curioso; la bassa gente che se la godeva sfrenatamente, e non pochi di alto rango, qua e là, immersi nel brago più in fondo ancora degli altri.

Questo completava la sua educazione.

Una sera, nel venire a prendere Satin, essa riconobbe il marchese di Chuard che strascicone scendeva le scale, le