Vai al contenuto

Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/274

Da Wikisource.

- — Ah, eccoli! morinorò lei, con un sospiro di IRRBoria

Rosa Mignon proferì l’ultima frase.

Allora Bordenave s’alzò dicendo che conveniva ripetor questo. second’ atto, prima di passar al terzo; e cessando di badare alla prova, accolse il conte con esagerata cortesia, mentrè Fauchery fingeva invece, d’esser tutt’occupato de suoi attori i quali gli si erano raccolti d’attorno.

Mignon zufolava, con le mani dietro alla deine, covando cogli occhi la moglie, che gli pareva nervosa.

—— E così? Vuoi venir su? disse Labordette a Nana, Ti metto nel camerino, eppoi ridiscendo a pigliarlo.

Nana, uscì subito dal palco; le toccò inoltrarsi a tastoni per l’andito delle poltrone. Ma Bordenave l’indovinò, mentre essa sgusciava nell’ombra e la raggiunse a capo del corridoio che fiancheggia le scene, un angusto passaggio ove il gas arde notte e giorno. Colà, per risolver tosto l’affaro, le Darò della parte della cocorze.

— Che parte, ch? Che chic! È fatta per to... Vieni alla prova domani.

Ma Nana restava fredda. Voleva sentire il terzo atto.

= Oh! stupendo, il terzo!... La duchessa fa la coccotte in casa propria, cosa che stomaca Beaurivage e lo corregge. C’è poi un gui pro quo molto buffo: Tardiveau, che silla: e erede di esser in casa d’una ballerina...

— E c’entra la Geraldina? interruppe Nana.

— Geraldina? ripetà Bordenave un po’ impacciato: Ha una scena non lunga, ma molto ben fatta... Ti dico io, che è una parte scritta per te! Firmi la scrittura? co

Nana lo guardava fisso. Finalmente rispose:;

— Fra poco, vedremo.

E raggiunse Labordette che l’aspettava sulla scala, Tatti l’avevano ravvisata. Si bisbigliava sommesso, Prullière mostrandosi scandolezzato da quella ricomparsa, Glarissa inquietissima per la parte che ambiva. In quanto a Fontan, fingeva l’ indifferenza, un contegno freddo, poichè nen stava a lui a parlar male di una donna che aveva amato: in fondo, nel suo capriccio mutato in odio, le serbava un feroce rancore ter la sua a bellezza, per la sua devozione, e per "quella rita