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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/282

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servato, quando ti son passata dinanzi guardandoti con l’oc+

chialetto? Quel fare lì, lo si ha nel sangue.... Insomma, voglio far la parte della donna onesta; ci penso notte e dì, quella smania mi rende infelice: voglio quella parte, intendi? —.

Essa s’era fatta seria, la voce aspra, molto commossa, soffrendo realmente del suo stolto desiderio.

Muffat, sempre sotto il colpo dei suoi rifiuti, aspettava,; senza capire. Vi fu una pausa. Nessun rumore, nemmeno il frascìo di un’ala di mosca turbava il silenzio della casa deserta.

— Senti una cosa, riprese lei recisamente. Tu mi farai dar quella parte.

Egli rimase stupefatto; poi, con gesto di disperazione:

— Ma è impossibile! l’hai detto tu stessa, Nou dtpendo da me!

Essa l’ interruppe, con un’alzata di spalle.

— Tau andrai giù e dirai a Bordenave che vuoi quella parte.... Non esser dunque tanto ingenuo! Bordenave ha bisogno di denaro. Ebbene! gliene presterai, poichè tu ne hai da gettare dalle finestre.

E, siccome il conte esitava ancora, essa andò in volirà,

— Sta bene! capisco: hai paura di affligger Rosa.... Non t’ho parlato di colei quando piangevi ai miei piedi un momento fa... Avrei avuto troppo da dire..., Sì, quando si è giurato od una donna d’amarla sempre, non si cerre,dietro l’indomani alla prima venuta. Oh la ferita è là, me ne ricordo!.. d’altronde, caro mio, non hanno nulla di gustoso: gli avanzi di Mignon! Non ti pare che prima di venir a far la bestia sulle mie ginocchia non avresti dovuto a alia con: quella gentaglia?

Egli protestava: quando potè profferir sillaba: — Eh! sclamò, me ne rido di Rosa, la pianterò subito.

Nana parve soddisfatta su questo punto. Riprese:

— Allora, che cosa t’ impedisce? Bordenave è il padrone... Ta mi dirai che dopo Bordenave c’è Fauchery....

Aveva rallentato la voce accorgendosi che arrivava al pata più seabroso dell’affare. Muffat taceva, gli occhi chini. Egli: era rimasto in una ignoranza volontaria circa le assiduità di,

Se