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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/283

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Fauchery presso la contessa: tranquillizzandosi alla lunga, sperando di essersi ingannato in quell’orrenda notte prissata sotto una porta in via Taitbout. Ma nutriva contre quell’uomo un’invincibile ripugnanza, una collera sorda.

+ Ebbene! che! Fauchery non è poi il diavolo? ripeteva Nana, tastando il terreno, volendo sapere corhe stassero le cose fra il marito e l’amante. Si potrà venirne a capy di Fauchery. In fondo, t’assicaro, è un buon ragazzo... Bh? È cosa intesa, dunque? Gli dirai che è per me?

L’idea d’un simile passo riveltava il conte.

— No, no, mai! gridò.

Essa aspettò un momento -—— Le saliva allo labbra eodesta ffase: «Fauchery non ha nulta da riffatarti. + Ma capì che sarebbe un argomento um po’ arrischiato. Si Ifmit) a sorridere, e quel sorriso era così comico che diceva perfettamente la frase. Muffat, avendo alzato gli occhì su di lei, li chinò di nuovo, pallido ed impacerato.

— AN! non sei compiacente, mormorò lei finalmente,

— Non posso! diss’egli con angoscia. Tatto quel che vorrai, amor mio, oh! ma questo mon me lo chiedere, te ne prego!

Essa allora non perdette il tempo a discatere. Pose le sue nanine sulla fronte di Muffat, gli fbvestiò la torta, poi chinandosi premette la bocca sulia becon di lui, in un Itngo bacio. Un fremito lo sévsse, trasalì sotto di lei, smarrito, con gli occhi spenti, reso pazzo dalla fiamma ch’assa gli. VersaTa nel sangue. Poi essa lo rialzò.

— Va, gli disse semplicemente,

Egli camminò, si diresse verso la porta. Ma inenttro egli useiva, Nana lo riprese di nuoto nelle sue braccia, facendosi. umile e amorevole, il viso alzato e fregando il mento col suo panciotto.

— Dov’è il palazzo? domaudò pianissimo, ol fare confaso e scherzevole d’una bimba che rickiede le buone eose che prima non voleva. x

a Nel viale Villiera, i n:

—= E ci sono cattrazze? cute DÌ.