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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/291

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— Tu, poi, ti ritroverò.. bisogna farla finita tra noi due, mi capisci

’A quell’ improvvisa aggressione, Nana, dimenticandosi il personaggio che sosteneva, fu ad un pelo di mettersi le mani sui fianchi e di gridar a Rosa che era una donna di mal affare; ma si frenò, parlò con voce ancor più mellifiua, e con un fare da marchesa che è in procinto di calpestar una buccia di melarancia:

— Che c’ è disse. Siete matta, cara mia!

Poi continuò a far la graziosa, mentre Rosa spariva, seguita da Mignon, il quale non la riconosceva più.

’Clarissa, felice, aveva ottenuta da Bordenave la parte di Geraldina.

Fauchery stava in disparte, torvo, senza potersi decidere a lasciar il teatro. La sua commed’a era perduta: studiava un modo di salvarla.

Ma Nana gli s’accostò, lo afferrò pei polsi, se lo tirò vicino, domandandogli se la trovava proprio così pessima attrice: disse che non gliela mangierebbe la sua commedia, e lo costrinse a ridere, facendogli comprendere che sarebbe stata una gralleria da parte sua a inimicarsele, nella posiziene in cui egli si trovava riguardo a Muffat. S’ ella aveva poca memoria, via c’era il suggeritore: il teatro sarebbe zeppo e del resto egli s’ingannava sul di lei conto: essa era certa di far furore. Fu deciso allora che - Fauchery ritoccherebbe un pochino la parte della duchessa, e farebbe più lunga quella di Prullière, del che questi fu conteutissimo.

In mezzo all’allegria che Nana recava seco, Fontan solo se ne restava freddo. Ritto nel raggio giallastro del fanale in cui il suo profilo spiccava distinto, ostentando noncuranza, come per dire che se n’’ infischiava di tutto, Nana gli 8’ accostò tranquillamente e gli diè una stretta di mano.

— Stai bene? a — Eh! non c’è male! E tu?.

— -Benone, grazie.

E tutto fu detto. Pareva cha si fossero lasciati il dì prima alla porta del teatro.

Gli attori intanto aspettavano: Ma Bordenave - disse che mon si ripeterebbe il terzo atto.