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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/303

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idiozia chiali Aia

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Che potevano mai fare durante tutto quel tempo? Forse Nana piangeva tuttora. Quel brutale l’aveva forse percossa! Quando finalmente Zoò uscì, egli in un balzo fa alla porta, collocando di nuovo l’orecchio alla serratura. Stavolta restò di sale, la testa decisamente perduta, quando gli parve udire le

- allegre note di due voci tenere, confuse in un sommesso su surrìo e delle risa soffocate di donna sollecitata.

D’altronde, quasi nello stesso punto Nana accompagnò Filippo fin sulla scala scambiando seco dei saluti cordiali e famigliari.

Quando il ragazzo s’arrischiò a tornar in sala, la giovane

donna, ritta, davanti ad uno specchio, si guardava.

— E così? chiese lui inebetito.

— E così? che cosa? diss’ella senza voltarsi.

Poi, con far noncurante:

— Ma che dicevi mai? è un carissimo giovane, tuo fratello!

— Allora, hai accomodata ogni cosa?

— Sicuramente.... Che idee ti vengono? Sembrerebbe che fossimo stati in procinto di bastonarci.

Giorgio non capiva: balbettò:

- M’era parso udire.. non hai pianto?

— Pianto, io? gridò ella guardandolo fisso. Perchè vuoi tu ch’io abbia pianto?

E fu il ragazzo che si turbò, quand’ella gli fe’ una scena per averle diso bbedito fermandosi dietroyla porta ad origliare. Siccome Nana gli faceva il broncio, egli le si riaccostò sot tomesso e carezzevole, curioso di sapere l’accaduto. — Mio fratello dunque?... — Tuo fratello, ragazzo mio, ha capito subito presso chi si

trovava... Vedi, io avrei potuto essere una mala femmina, e in tal caso, il suo intervento diventava naturale per via della

tua età e dell’onore della famiglia, Oh! io, intendo benissimo

questi sentimenti... Ma gli è bastato un’ occhiata per cono scermi e s’è condotto da uomo ammodo... Non darti più penSiero dunque, tutto è finito. Egli tranquillizzerà la tua mamma, Poi continuò ridendo:

— D’altronde, incontrerai qui tuo fratello.. l’ho invitato! tornerà. "a — Ah! tornerà, disse il ragazzo, impallidendo.