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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/306

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Riprendeva i suoi gusti da monella, baciuzzando Bijou per ore intere, faugando il tempo con sciocchi svaghi, in quella

sua perenne aspettativa del maschio, che subiva con aria di stanca compiacenza; e in quest’abbandono di tutta sè stessa, non conservava altro pensiero che quello della sua bellezza,

altra cura che quella di esaminarsi continuamente, di lavarsi,

di profamarsi, orgogliosa dell’ idea di poter mettersi nuda

ad ogni ora e davanti a chiunque senza aver ad arrossire. La mattina Nana s’’alzava verse le dieci. Bijou, il cagnolino scozzese, la destava, leecandole la faccia, ed allora per dieci minuti ella si trastullava con la bestiola che le passava correndo fra le braccia e le gambe, con gran dispetto del conte. Bijou fu il primo omettino di cui ebbe gelosia. Poi,

Nana, passava nel suo gabinetto di toeletta, ove prendeva

un bagno.

Verso le undici, il parrucchiere veniva a ravviarle e rialzarle i capelli, in attesa della complicata pettinatura della sera. A colazione, non potendo soffrit di mangiar sola, aveva solitamente la Maloire, che alla mattina giungeva dall’ ignoto con un cappello stravagante, per tornar a notte nel mistero della sua vita, mistero che del resto non dava pensiero ad alcuno.

Ma le ore più uggiose per Nana eran quelle che dividevan “la colazione dal momento scelto per -ahbigliarsi. Spesso proponeva alla vecchia un désigue: a volte leggeva il Figaro, in cui le piacevano gli echi dei teatri, i delitti o le notizie della baona società: a volte apriva persino un libro, poichè sì piccava di letteratura.

Il vestirsi l’occupava fino alle cinque. Soltanto allora si destava dalla sua lunga sonnolenza, usciva in carrozza, riceVeva a casa sua una calca d’uomini pranzando spesso fuori di casa, coricandosi tardissimo per rialzarsi l’indomani con la stessa stanchezza e ricominciar una giornata identica all’antecedente.

Il suo più gran svago era quello di recarsi alle Batignolles a trovar Gigino dalla zia. Per delle quindicine lo scordava, poi le veniva una smania di vederlo, correva da lui a piedi, Inodesta e semplice come una buona madre, recando regali

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