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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/311

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Egli chinò il capo. In fondo, rimaneva felice dei suoi giuramenti. Lei, vedendo la sua potenza, cominciò a non più risparmiarlo. E, da quel momento, Satin fu installata nella casa, apertamente, sullo stesso piede di quei signori.

Vandeuvres non aveva avuto bisogno di lettere anonime per capire; ei scherzava, faceva delle sconate di gelosie a Satin; mentre Filippo e Giorgio la trattavano da camerata, con delle strette di mano, e degli scherzi liberissimi.

Nana ebbe un’avventura, una sera che, piantata da quella sgualdrina, erà andata a pranzare in via dei Martiri, senza poter agguantarla. Mentre pranzava soletta, Daghuonet era comparso; benchè si fosse riformato, veniva qualche volta ripreso d’un bisogno di vizio, sperazido non essere incontrato in questi angoli bui delle sozzure parigine. Epperò la piesenza di Nana sembrò imbarazzarlo in sulle prime. Ma non era uomo da battere in ritirata. Si fece innanzi con un sorriso. Chiese se la signora volesse permettergli di pranzare alla sua stessa tavola; vedendolo in via di celiare, Nana prese il suo gran fare serio e freddo, e rispose asciutto:

— Mettetevi dove vi piace, signore, Siamo in un luogo pubblico.

Incominciata su questo tono, la conversazione fa buffa. Ma alle frutta, Nana, ristucca, fingendo di uscirne trionfante, mise i gomiti sulla tavola; poi rimettendosi a dargli del ta.

— E così? e il tuo matrimonio, figliuolò, va innanzi?

— Non troppo, confessò Daghuenet. ©

Infatti, al momento d’arrischiar la sua domanda presso i Muffat, egli aveva sentito una tal freddezza da parte del conte, che se ne era astentito prudentemente. Gli sembrava questo un affare decisamente mancato.

Nana lo guardava fisso co suoi oechi limpidi, 10 mento nella mano, una piega ironica alle labbra.

“— Ah! io sono una trîsta, riprese con lentezza; ah! bisognerà strappare il futuro suocero da” miei artigli... Ebbène! davvero, per un ragazzo intelligente, sei abbastanza stupido I Comé? vai a fare dei pettegolezzi ad uti tomo ché -mî adora e che mi ripete ogni cosa.. senti r tu “prenderai maglie, se i6 lo voglio, bimbo mio.