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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/319

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— Lo, nulla, ascolto, mormorò lui.

Ma soffriva. All’ uscir di tavola, aveva sentito Filippo scherzare colla giovane; ed in quel momento, era Filippo e non lui che le stava vicino. Tatto il suo petto gonfiavasi e scoppiava, senza che ne sapesse il perchè. Non poteva tollerarli l’uno yicino all’altra; delle idee così brutte lo stringevano alla gola, che provava un’onta perfino nella sua angoscia. Lui, che rideva di Satin, che aveva accettato Steiner, poi su-. bito Muffat, poi tutti gli altri, rivoltavasi, vedeva in rosso, al pensiero che Filippo potrebbe un giorno torcare quella donna.

_.— To, piglia Bijou, diss’ ella per consolarlo, passandogli il cagnolino addormentato sulla sua gonna.

E Giorgio ritornò gaio, tenendo qualche cosa di lei, quella bestiola ancor tutta calda delle sue ginocchia.

La conversazione era caduta su d’una perdita considerevole, toccata a Vandeuvres, il dì innanzi, al Circolo Imperiale.

Muffat, non era giocatore e stupiva. Ma Vandeuvres,

sorridendo, fece un’allusione alla sua prossima rovina, di cui Parigi parlava fin d’ora; poco importava il genere di morte, il tutto era di ben morire. — Da qualche tempo, Nana lo vedeva nervoso, con una ruga marcata alla bocca, e dei bagliori vacillanti in fondo ai suoi occhi chiari. Conservava la sua alterezza aristocratica, la fine eleganza della sua razza immiserita; e non era ancora, ad intervalli, che una breve vertigine che s avvolgeva sotto quel cranio, vuotato dal gioco e dalle donne.

Una notte, coricato al sno fianco, l’aveva spaventata raccontandole una storia atroce; sognava di rinchiudersi nella sua scuderia e di farsi abbruciare co’ suoi cavalli, quando avesse tutto divorato. La sua unica speranza a quest’ora, era in un cavallo, Lusignano, ch’ei preparava per il premio di Parigi. Viveva su quel cavallo, che portava il suo credito già scosso.

_ Ad ogni pretesa di Nana, la rimetteva al mese di giugno, se Lusignano vinceva.

— Baie! diss’ella scherzando, ei può ben perdere; poichè sta per ADDENAE tutti alle corse.