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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/323

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— Che cos’è questo? domandò lei. To! dei zaffiri.... Ah! sì, quel vezzo. Come sei amabile!... Di un po’, tesoro, sei ben sicuro che è quello stesso?... Nella vetrina, faceva più effetto.

Fu tutto il suo ringramento, e lo lasciò partire.

Egli aveva allora allora potuto scorgere Satin, sdraiata nella sua attesa silenziosa. Allora osservò le due donne; e non insistendo più oltre, sottomettendosi, discese le scale. La porta del vestibolo non era per anco rinchiusa, che Satin aveva afferrato Nana per la vita, e ballava, cantava. Poi, correndo alla finestra:

— Bisogna vedere la faccia che fa sul marciapiede!

Nell’ombra dei cortinaggi, le due donne poggiarono i g0 miti alla balaustrata di ferro fuso. Suonava l una; il viale di Villiers si stendeva deserto, fiancheggiato da doppia fila di fanali, nell’umida ombra della notte di marz 0, attraversata da violenti raffiche di vento, cariche di pioggia.

I terreni-inc olti apparivano come larghe inadalite tenebfose; le impalcatu re delle case in fabbrica, spiccavano sul cielo nero,

Nana e Satin furono prese da un accesso di pazza ilarità scorgendo la schiena tonda di Mu ffat che, seguito dal riflesso della sua ombra allampanata e dolente, se n’ andava atttaverso quella pianura gelida e deserta del nuovo Parigi.

Ma Nana fe’ subito tacere Satin.

— Sta in guardia, disse, vi seno dei poliziotti!

Allora esse so ffocarono le risa, guardando con secreta paura due forme nere che camminavano con passo cadenzato dall’altra parte del viale.

Nana, in mezzo al suo sforzo, alla sua regale potenza da cui tutti obbedivano, risentiva ancora l’ antico spavento della polizia, evitando di parlarne, come evitava di parlar della morte, soffrendo sorda angoscia, qu ando una guardia alzava gli occhi verso il suo palazzo. Diceva che non si poteva mai fidarsi di coloro; udendole ridere a quella tarda ora di notte, avrebbero potuto prenderle per delle donnaccie. Le due amiche, agitate dallo stesso fremito, si stritisero vicine.

Però rimasero ancora alla finestra, incurioszite dalla vista