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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/330

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mentre in quel luminoso pulviscolo, i cocchieri spiccavano,

torreggianti a cassetta, con in mano le lunghe fruste.

Labordette, sceso da una carrozza ove Gaga, Clarissa e Bianca gli avevano offerto un posto, si affrettava verso il recinto della pesa. “e

Nana mandò Giorgio a chiamarlo, poi, quando fa giunto:

— A che prezzo sono? chiese ridendo.

Voleva parlare della cavallina Nana la quale, a due anni, si era lasciata vincere nel premio Desbars, e nelle corse di aprile e di maggio aveva sfigurato del pari, mentre Lusignano, l’altro cavallo di Vandeuvres, aveva vinto i premi Des Car e la Grande Poule des Produits. ©

Lusignano era in gran voga, lo si prendeva a due contro uno.

— Sempre a cinquanta, rispose Labordette.

— Diavolo, valgo poco! riprese Nana, cui quella celia di vertiva. Allora non mi prendo... No, per bacco! non scom-.

metto nemmero un Luigi per me!

Lobordette, pieno di premura, se n’andava; essa lo richiamò: voleva un consiglio. Lui che aveva molte relazioni nella combricola dei juckeys e dei cocchieri, conosceva sempre segreti dettagli sui cavalli; venti volte già i suoi pròonostici si erano avverati.

— Suvvia, ditemi, per che cavalli devo scommettere? ripe.teva la giovane donna. A quanto è l’inglese?

— Spirit a tre, Valerio II a tre, Cosimo a venticinque, Hasard a cinquantacinque, Boum a trenta, Piscenette a quaranta, Frangipane a dieci.

_“— No, non scommetto per l’inglese, io. Sono patriotta.... Che ne dite? Ho a pigliar Valerio II? Il duca di Corbreus sembrava raggiante un momento fa... Ma no, no; al postutto è meglio ch’io prenda Lusignano. Per cinquanta Luigi, eh?

Labordette la guardava in modo singolare. Essa si chinò, l’interrogò a bassa voce per parlar più liberamente. Ricordò ch’egli scommetteva per conto di Vandeuvres; forse aveva saputo qualcosa da questo.

Labordette, senza parlar chiaro, le consigliò d’ affidarsi a lui, dicendo che impiegherebbe quei cinquanta luigi secondo le sue vedute, e che Nana non avrebbe a pentirsene.