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Filippo, Giorgio ’ Bordenave; La Faloise non Dorarano star zittà ’ + Non spingete, via.. lasciatemi vedere! Ah! il giudica entra nel suo casotto... Dite che è il signor: di Souvigny? Eli! ci vogliono dei buoni occhi per verificare la lunghezza di un naso in una simile baraonda! Tacste una volta... Alzano l’orifiamma... Eccoli, attenti! Cosinus è il primo.
Un’orifiamma rossa è e gile Arentolate nell’ aria in cima all’albero.
I cavalli giungevano uno ad uno, condotti da stillieri, coi jockeys in sella, a braccia pendenti, Spiccando al soa come macchie smaglianti.
Dopo Cosinus apparvero Hasard È Boum.
Poi, un mormorio accolse Spirit, un si baio, de cui le tinte dure, nere e gialle, avevano una tristezza britannica.
Valerio II, piccolo, molto vivo, con e a, livrea verde chiaro e rosa, piacque molto.
I due Vandeuvres si facevano aspettare.
Finalmente apparvero dietro Frangipane, coi ridenti colori della livrea del conte, il bianco e l’azzurro.
- Ma Lusignano, un: baio seurissimo, di forme i fu quasi scordato per la sorpresa provocata a Nana da
Nessuno l’aveva vedutaacosì, il sole indorava la puledra sanra d’un riflesso simile a quello di una capigliatura fulva; essa splendeva alla Ince come una monet& d’oro: appena uscita dalla zecca; aveva.il petto RIOSudO, la testa, leggiera, le orme fine e slanciate.
— To’! Hai i miei capelli! gridé. Nana incantata Nervado
superba, sapete?
La gente dava la scalata al landò.
Bordenave fu sul punto di calpestar Gigino, scordato dalla madre. È
Lo afferrò con un brontolio: da padre; 3 Sa i poso sulla spalla mormorande::
—: Povero marrnocchio.! bisogna che: veda; qualcosa: anche:
Jui. Aspetta, ti mostrerò la mamma: “guarda mat laggiù, ed
cavallo. E siccome Bijou gli gratia, li > gambe, lo: piglio Su, anche