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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/358

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— Eccoli! eccolil... Eccoli!

Nana guadagnava ancora terreno: oltrepassato Valerio II, era sul davanti con Spirit.

Il rimbombo di tuono aumentava.

I cavalli giungevano: una bufera di bestemmie scoppiò nei landò.

— Su, su, Lusignano, vigliacco, rozza!... Chic l’inglese! Coraggio, coraggio! E quel Valerio? Schifoso! Ah! carogna! Sono al diavolo i miei dieci luigi!.. Non c’ è che Nana! Brava Nana! brava briccona!

Nana; a cassetta, senza saperlo, si dondolava, come se fosse stata ella stessa a correr sull’arena: mandava avanti il ventre, sembrandole quasi d’aiutar così la puledra, e ad oghi colpo metteva un sospiro di fatica, dicendo con voce sommessa e lenta:

_— Avanti... avanti.. avanti!

Allora gli spettatori videro una cosa stupenda.

Price, ritto sulle staffe, tenendo alto il frustino, percuoteva Nana con braccio di ferro. Quel vecchio fanciullo raggrinzato, quel lungo visaccio stecchito e spento, schizzava fiamme. In uno slancio di sfrenata audacia, di trionfante volontà, egli infondeva la sua energia alla puledra, la sosteneva, la spingeva, bagnata di schiuma, con gli occhi insanguinati.

Tutto lo stormo passò, col suo rimbombo di folgore, togliendo il respiro alla folla, agitando l’aria, mentre il giudice, calmo, con l’occhio fisso sulla meta, aspettava.

Poi scoppiò un immenso applauso.

Con sforzo supremo, Price aveva gettato Nana sul palo precedendo Spirit d’un palmo.

S’adì un maggito simile a quello del flusso uit invade le spiaggie:

— Nana! Nana! Nana!

Quel grido si diffondeva, vibrava come un rombo di procella, allargandosi a poco a poco per l’orizzonte dalle profondità del bosco fino al Monte Valeriano, dai prati Longchamps fino alla pianura di Bologne.

Sul campo scoppiava un entusiasmo delirante: Viva Nana! Viva la Francia! Abbasso l’ Inghilterra!