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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/428

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sua ragione. Con uno slancio supremo, le mani sempre più elevate, egli cercava il cielo, egli chiamava Iddio.

- — Oh! no, non voglio!.... Oh! venite a me, mio Dio, soccorretemi, fatemi piuttosto morire!.... Oh! no, non quest’uomo, Dio mio! È finita, prendetemi, portatemi via, che non veda, che non senta più.... Oh! vi appartengo, mio Dio! nostro padre che siete nel cielo...

E continuava, ardente di fede, e una fervida preghiera gli sfaggiva dalle labbra. Ma qualcuno lo toccava sulla spalla. ’Alzò gli occhi, era il signor Venot, sérpreso di trovarlo in

orazioni davanti quella porta chiusa. Allora, come se Dio stesso avesse risposto alla sua chiamata, il conte si buttò al collo del vecchietto; poteva piangere finalmente, e singhiozzava, ripetendo:

— Fratello... fratello mio....

Tutta la sua umanità sofferente si sforzava in quel grido. Baguava delle sue lagrime il volto del signor Venot, lo baciava, con parole troncate.

— Oh! fratello, quanto soffro! voi solo mi restate, fratello mio.... Conducetemi via per sempre! oh! per pietà, conduce-temi via...

Allora, il signor Veriot se lo strinse al petto, chiamandolo lui pure fratello. Ma, aveva un nuovo colpo da portargli; dal dì innanzi lo cercava per narrargli come la contessa Sabina, in un supremo pervertimento, fosse fuggita col capo commesso d’un gran magazzino di mode, orrendo scandalo, di cui tutta Parigi parlava già. Vedendolo sotto l’influenza d’una tale esaltazi«xne religiosa, senti che il momento era propizio, gli contò il fatto sull’istante, quella fine tragica in cui naufragava la sua casa. Il conte non ne fu tocco; sua moglie era partita, la cosa, non aveva senso per lui, si vedrebbe poi. E, ripreso d’angoscia, guardando la porta, i muri, il soffitto, in aria di terrore, non aveva più che questa supplica:

— Conducetemi via.... Non ne posso più, conducetemi via.

Il signor Venot se lo trasse seco come un bimbo. Da quel momento gli appartenne interamente.

Muffat ricadde nella stretta osservanza dei doveri della religione. La sua vita era falminata. Aveva dato la sua dimis-