Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1008

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[p. 335 modifica] libera, anzi forse meno di qualunque altra lingua antica, uno de’ primi distintivi delle quali è la libertà. Ma la lingua latina sebbene non suddita in nessun modo della ragione, è però suddita, dirò cosí, di se stessa, e del suo proprio costume, piú di qualunque antica: il qual costume fisso e determinato per tutti i versi, ancorché ardito, ella non può però trasgredirlo, né alterarlo, né oltrepassarlo ec. in verun modo; cosí che sebbene ella è ricchissima di forme in se stessa, non è però punto adattabile a verunissima altra forma, né pieghevole se non ai modi determinati dalla sua propria usanza. E perciò appunto, come ho detto altrove, ella non era punto adattata alla universalità, perché l’ardire non era accompagnato dalla libertà. E la perfetta attitudine alla universalità consiste nel non essere né ardita né varia né libera, come la francese. Un’altra attitudine meno perfetta nell’essere e ardita e varia, e nel tempo stesso libera, come la greca. L’ardire e la varietà, [p. 336 modifica]sebbene per lo piú sono compagne della libertà, non però sempre; né sono la stessa cosa colla libertà, come si vede nell’esempio della lingua latina, e bisogna perciò distinguere queste qualità.

Del resto la servilità e timidezza della lingua francese, la distingue dunque piú che da qualunque altra, dalle antiche, e fra le moderne dall’italiana.