Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1080

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[p. 389 modifica] che non si possono imputare all’artefice né all’artifizio, e ch’egli non poteva né prevedere distintamente né impedire. Vedi p. 1087, fine. Di questo genere sono quelli che noi chiamiamo inconvenienti accidentali nell’immenso e complicatissimo sistema della natura e nella sua lunghissima durata. Che sebben questi non ci paiano sempre minimi, bisogna considerarli in proporzione della detta immensità e complicazione e della gran durata del tempo.

Per iscusarne da una parte la natura, e dall’altra parte per conoscere se sieno veramente accidentali e contrari al sistema e non derivati da esso, basta vedere se si oppongono all’andamento prescritto e ordinato primitivamente dalla natura alle cose, e se ella vi ha opposti tutti gli ostacoli compatibili, che spesso possono riuscire insufficienti come nella macchina la meglio immaginata e lavorata. Quando noi dunque nelle infelicità [p. 390 modifica]dell’uomo troviamo una opposizione diretta col sistema primitivo e scopriamo che la natura vi aveva opposti infiniti e studiatissimi ostacoli e che ci è bisognato far somma forza alla natura, all’ordine primitivo ec., e lunghissima serie di secoli per ridurci a questa infelicità; allora essa infelicità, per grande e universale e durevole ed anche irrimediabile ch’ella sia, non si può considerare