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Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1123

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[p. 422 modifica] dite dell’a di facere, mutata nel perfetto in e, o per dolcezza o per arbitrio o per innovazioni introdotte dal tempo e non primitive; ma, in ogni modo, mutata e non omessa. Cosí texi e tectum di tegere sono lo stesso che tegsi e tegtum. Vedi p. 1153.

2°, Dico che tutti i suddetti verbi radicali e regolari, avendo una sola sillaba radicale, hanno due sole sillabe nella prima persona presente singolare indicativa, due parimente nella terza persona (come i verbi ebraici nella terza persona del perfetto ch’é la loro radice) e tre nell’infinito.

3°, Dico che tutti, o almeno quasi tutti i verbi latini regolari che hanno piú di una sillaba radicale, piú di due sillabe nella prima e terza persona presente singolare indicativa, piú di tre sillabe nell’infinito, non sono radicali, ancorché paiano, ma derivati, ancorché non si trovi da che fonte.

Bisogna eccettuare da queste regole i verbi regolari della quarta congiugazione che hanno due sillabe radicali e perpetue, come audi in audire. Bisogna, dico, eccettuarli quanto alla regola di una sola sillaba radicale, non quanto a quella di due sole