Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1142

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*   Alla p. 1109. Fra’ quali da depositus di deponere il verbo depositare o dipositare italiano e lo spagnuolo depositar e il latinobarbaro depositare, verbo che continua quanto si può l’azione del deporre, significando il deporre una cosa che non si debba ripigliare cosí tosto o il deporla raccomandandola e commettendola alla fede o ponendo in cura e custodia altrui, che ognun vede essere azione piú lunga del deporre, e quanto il deporre sia piú semplice. Il glossario latino-barbaro ha similmente assertare ec. da assertus ec., usitare frequentativo ec. da usus ec., conservato in italiano, come pure il suo participio in francese ec. Vedi il detto glossario.

Molti di cosí fatti verbi che si stimano di origine o barbara o recente e nati ne’ tempi della bassa latinità o ne’ principii delle lingue nostre, io credo che sieno antichi continuativi latini o perduti o non ammessi nell’uso de’ buoni scrittori e pervenuti alla lingue nostre mediante il latino volgare. Portiamone alcune prove.

Versare è continuativo di vertere dal suo participio versus. Il Forcellini lo chiama frequentativo. E io domando se in questi esempi ch’egli adduce (vedi gli esempi del primo §) versare importa frequenza o continuazione. E cosí quando Orazio disse

Vos exemplaria graeca
Nocturna versate manu, versate diurna,

facilmente si vede che, dicendo vertite, avrebbe detto assai meno e significata l’assiduità molto impropriamente. [p. 438 modifica]impropriamente. Cosí discorrete del passivo versari che