Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1236

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[p. 23 modifica] con molte idee concomitanti; ma non si ottiene colle parole precise o co’ termini (sieno filosofici, politici, diplomatici, spettanti alle scienze, manifatture, arti ec. ec), i quali esprimono un’idea piú semplice e nuda che si possa. Nudità e secchezza distruttrice e incompatibile colla poesia e, proporzionatamente, colla bella letteratura.

Per esempio, genio nel senso francese esprime un’idea che era compresa nell’ingenium o nell’ingegno italiano, ma non era distinta dalle altre parti dell’idea espressa da ingenium. E tuttavia quest’idea suddivisa, espressa da genio, non è di gran lunga elementare, e contiene essa stessa molte idee ed è composta di molte parti, ma difficilissime a separarsi e distinguersi. Non è idea semplice, benché non si possa facilmente dividere né definire dalle parti o dal’intima natura. Lo spirito umano, e seco la lingua, va sin dove può; e l’uno e l’altra andranno certo piú avanti e scopriranno coll’analisi le parti dell’idea espressa da genio ed applicheranno a queste parti o idee nuovamente scoperte, cioè distinte, nuove parole o nuovi usi di parole. Cosí egoismo, che non è amor proprio, ma una delle infinite sue specie, ed egoista ch’é la qualità del secolo, e in italiano non si [p. 24 modifica]può significare.

Cosí cuore, in quel senso metaforico che è sí comune a tutte le lingue moderne fin dai loro principii, era voce sconosciuta in detto senso alle lingue antiche, e non però era sconosciuta l’idea ec., ma non bene distinta da mente, animo ec. ec. ec. Cosí immaginazione o fantasia, per quella facoltà sí notabile ed essenziale della mente umana, che noi dinotiamo con questi nomi, ignoti in tal senso alla buona latinità e grecità, benché da esse derivino. Ed altri nomi non avevano per dinotarla, sicché anche queste parole, italianissime, e questo senso, vengono da barbara origine (28 giugno 1821).