Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1265

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[p. 44 modifica] a paro della società crescendo e formandosi la favella, sempre sul fondamento o radice di quelle prime convenzioni, cioè di quelle prime parole che la componevano. Queste erano dappertutto uniformi, ma le favelle formate non poterono essere uniformi, né conservarsi l’unità della lingua fra gli uomini. Primieramente dipendendo la formazione della favella in massima parte dall’arbitrio o dal caso e da convenzione o arbitraria o accidentale, gli arbitri e gli accidenti non poterono esser gli stessi nelle diversissime società stabilitesi nelle diversissime parti del globo, quando anche esse avessero tutte conservato gli stessi costumi, le stesse opinioni, le stesse qualità che aveva la primitiva e ristrettissima società da cui derivavano; e quando anche tutte le parti del globo avessero lo stesso clima e influissero [p. 45 modifica]per ogni conto sopra i loro abitatori in un modo affatto uniforme.

Secondariamente, il genere umano diviso e diffuso pel mondo si diversificò nelle sue parti infinitamente, non solo quanto a tutte le altre appartenenze della vita umana e de’ caratteri ec., ma anche quanto alle pronunzie, alle qualità de’ suoni articolati e degli alfabeti parlati, diversissimi secondo i climi ec. ec., come vediamo. Queste infinite