Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1341

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[p. 99 modifica] ragione per cui le cose debbano assolutamente e astrattamente e necessariamente essere cosí o cosí, buone queste e cattive quelle, indipendentemente da ogni volontà, da ogni accidente, [p. 100 modifica]da ogni cosa di fatto, che in realtà è la sola ragione del tutto, e quindi sempre e solamente relativa, e quindi tutto non è buono, bello, vero, cattivo, brutto, falso, se non relativamente; e quindi la convenienza delle cose fra loro è relativa, se cosí posso dire, assolutamente (17 luglio 1821).


*    Insomma, il principio delle cose, e di Dio stesso, è il nulla. Giacché nessuna cosa è assolutamente necessaria, cioè non v’é ragione assoluta perch’ella non possa non essere o non essere in quel tal modo ec. E tutte le cose sono possibili, cioè non v’é ragione assoluta perché una cosa qualunque non possa essere o essere in questo o quel modo ec. E non v’é divario alcuno assoluto fra tutte le possibilità, né differenza assoluta fra tutte le bontà e perfezioni possibili.

Vale a dire che un primo ed universale principio delle cose o non esiste né mai fu, o se esiste o esisté, non lo possiamo in niun modo conoscere, non avendo noi né potendo avere il menomo