Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1358

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[p. 110 modifica] nello stato geometrico, nello stato di secchezza e di bruttezza (la lingua francese, nella sua formazione, si accostò fin d’allora, per le circostanze del tempo, a quest’ultimo stato, perché prevalse in essa la ragione, e l’equilibrio fra l’arte e la natura nella lingua francese non vi fu mai, o non mai perfetto). I filosofi [p. 111 modifica]filosofi chiamano questo stato, stato di perfezione, i letterati, stato di corruzione.

Nessuno ha torto. Quelli che hanno a cuore la bellezza di una lingua hanno ragione di essere malcontenti del suo stato moderno, e saviamente la richiamano a’ suoi principii, voglio dire al tempo della sua formazione, e non piú là, che questo pazzamente si pretende; e volendo rigenerare la lingua, anche quanto alla bellezza, si fa l’opposto, perché si caccia da un estremo ad un altro, e negli estremi la bellezza non può stare, bensí nel mezzo, e in quel punto in cui ella è formata e perfezionata. Quelli a’ quali preme che la lingua serva agl’incrementi della ragione, raccomandano la precisione, promuovono la ricchezza de’ termini, fuggono e scartano le voci e frasi ec. che sono belle ed eleganti con danno della sicurezza