Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1370

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[p. 118 modifica] essere il bello? (22 luglio 1821).


*    Non solamente tutte le facoltà dell’uomo sono una facoltà di assuefarsi, ma la stessa facoltà di assuefarsi dipende dall’assuefazione. A forza di assuefazioni si piglia la facilità di assuefarsi, non solo [p. 119 modifica]dentro lo stesso genere di cose, ma in ogni genere. Il fanciullo non ha ancora un abito di assuefazioni, e perciò è difficile ad assuefarsi e ad imparare. Chi ha molto imparato piú facilmente impara, sempre proporzionatamente alle facoltà o disposizioni de’ suoi organi, che variano secondo gl’ingegni, le circostanze fisiche passeggere o stabili, le altre circostanze esteriori o interiori, l’età massimamente ec. ec. Dico, piú facilmente impara, o in quello stesso genere di cose, cioè in un tal genere al quale i suoi organi siano piú disposti e quindi piú facili ad assuefarsi, ovvero in altri generi o in qualunque altro genere, perché ogni assuefazione influisce sulla facilità generale di assuefarsi e quindi d’imparare, di conoscere, di abilitarsi interiormente o esteriormente ec. L’apprendere, quanto alla memoria, non è che assuefarsi, ma esercitando