Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1377

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[p. 123 modifica] meno materiali e casuali che quelli degli altri, anche insigni. E l’immaginazione necessaria alla comunicativa è sempre propria dei geni, anche filosofici, anche metafisici, anche matematici. Vedi altro mio pensiero sulla comunicativa degli scrittori, bisognosi di tenere a questo fine alquanto di spirito poetico (23 luglio 1821).


*    Il sommo grado della ragione consiste in conoscere che, quanto ella ci ha insegnato al di là della natura, tutto è inutile e dannoso, e quanto ci ha insegnato di buono, tutto già lo sapevamo dalla natura, e l’avercelo essa fatto disimparare e poi tornare a impararlo e a crederlo ci ha sommamente nociuto, non solo per quel frattempo, ma irreparabilmente per tutta la vita, perché gl’insegnamenti ricevuti dalla ragione, quantunque conformi ai naturali, non hanno piú di gran lunga la forza né l’utilità di quelli ricevuti dalla natura e vengono da cattiva fonte e velenosa alla vita, anzi vengono dalla morte, invece di venir dalla vita ec. (23 luglio 1821).