Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/149

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[p. 255 modifica] degli altri, né legame, né rapporto nessuno interiore col resto degli uomini. Al contrario degli antichi, che, mentre le nazioni per l’esteriore erano composte di diversissimi individui, nella sostanza poi, e nell’importante, e in quel punto in cui giova l’unità della nazione, erano in fatti tutta una persona, per l’amor patrio, le virtú, le illusioni ec. che riunivano tutti gl’individui a far causa comune, e ad essere i membri di un sol corpo. E per questo capo si può dire che ora ci son tante nazioni quanti individui, bensí tutti uguali anche in questo che non hanno altro amore né idolo che se stessi.


*   Ed ecco un’altra bella curiosità della filosofia moderna. Questa signora ha trattato l’amor patrio d’illusione. Ha voluto che il mondo fosse tutta una patria, e l’amore fosse universale di tutti gli uomini (contro natura, e non ne può derivare nessun buono effetto, nessuna grandezza ec. L’amor di corpo, e non [p. 256 modifica]l’amor degli uomini, ha sempre cagionato le grandi azioni, anzi spessissimo a molti spiriti ristretti, la patria come corpo troppo grande non ha fatto effetto, e perciò si sono scelti altri corpi, come sette, ordini, città, provincie ec.). L’effetto è stato che in fatti l’amor di patria non c’è piú, ma, invece che tutti gl’individui del mondo riconoscessero una patria, tutte le patrie si son divise in tante patrie quanti sono gl’individui, e la riunione universale promossa dalla egregia filosofia s’è convertita in una separazione individuale (3 luglio 1820).


*   Quello che ho detto qui sopra dell’amore o spirito di corpo, deriva da questo. Tutti gli affetti umani derivano dall’amor proprio conformato in diversissime guise. L’efficacia loro è tanto maggiore quanto derivano da un amor proprio piú sensibile