Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1621

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[p. 270 modifica] è possibile. I suoi rapporti verso gli uomini e verso le creature note, sono perfettamente convenienti ad essi; sono dunque perfettamente buoni, e migliori di quelli che vi hanno le altre creature, non assolutamente, ma perché i rapporti di queste sono meno perfettamente convenienti. Cosí resta in piedi tutta la religione, e l’infinita perfezion di Dio, che si nega come assoluta, si afferma come relativa, e come perfezione nell’ordine di cose che noi conosciamo, dove le qualità che Dio ha verso il mondo sono relativamente a questo buone e perfette. E lo sono, tanto verso il nostro ordine di cose universale, quanto verso i particolari ordini che in esso si contengono, e secondo le loro differenze subalterne di natura. La quistione allora viene ad esser di parole.

Verso un altro ordine di cose Iddio può aver de’ rapporti affatto diversi e anche contrarii, ma perfettamente buoni in relazione a detti ordini, perocch’egli esiste in tutti i modi possibili, e quindi perfettamente conviene con tutte l’esistenze, e quindi è sostanzialmente e perfettamente buono in tutti gli ordini di bontà, quantunque contrarii fra loro, perché può esser buono in una maniera di essere quel che è cattivo in un altro.