Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1685

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[p. 309 modifica] alla vita ed odio della morte, e quindi della noia, dell’inattività e di ciò che l’esprime, come la melensaggine; inclinazione ed odio che si manifesta in mille altre parti della vita umana, anzi in tutto l’uomo, anzi in tutta la natura. Bensí ella pur varia nelle proporzioni, secondo i temperamenti, le circostanze ec.; e sarà piacevole e (come dicono) bella per costui una vivacità che sarà brutta per colui, bella oggi, brutta domani, bella per una nazione, brutta per un’altra ec. ec. ec (12 settembre 1821).


*   La perfezione del cristianesimo mette in pregio la solitudine e il tenersi lontano dagli affari del mondo per fuggire le tentazioni. ― Vale a dire per non far male a’ suoi simili. ― Bel mezzo di non far male, quello di non fare alcun bene. Che utile può seguire da ciò? ― Ma non si tratta solo di evitare il danno de’ suoi simili. Il cristiano fugge il mondo per non peccare in se stesso o contro se stesso, cioè contro Dio. ― Ecco quello ch’io dico, che il cristianesimo, surrogando un altro mondo al presente,