Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1754
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i rapporti ec. o i loro contrarii, nelle cose a lui meno familiari ec. ec. Insomma il carattere di un vero talento, in qualunque genere esso si distingua (o quantunque non si distingua in nessun genere), è sempre quello di una capacità generale di mente. Siccome quegli organi esteriori o materiali, come la mano ec., che posseggono in grado eminente qualche abilità, sono per lo piú capacissimi di facilmente contrarne delle altre, ancorché diversissime. Cosí la persona svelta ec. ec. (20 settembre 1821). Vedi p. 1778, fine.
* Una persona niente avvezza alla buona lingua italiana chiama e giudica affettato tutto ciò che ha qualche sapore d’italiano, ancorché disinvoltissimamente scritto e lontanissimo dall’anticato. E gli antichi scrittori italiani, se non può chiamarli affettati, li giudica però stranissimi e di pessimo gusto in fatto di lingua; e cosí forse accade a tutti noi italiani moderni, finché non ci avvezziamo a quella lingua, e a poco a poco la troviamo meno strana