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Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1794

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[p. 371 modifica] e fuori della comparazione d’altre stature, la quale cambia assai spesso l’idea delle proporzioni ec. (26 settembre 1821). Vedi p. 1801 [p. 372 modifica]


*   Έγώ μέντοι (io però), καίπερ ὑπερχαίρω ὅταν ἐχθρὸν τιμωρῶμαι, πολὺ μᾶλλον μοι δοκῶ ἥδεσθαι ὀταν τι τοῖς φίλοις ἀγαθὸν ἐξευρίσκω. Parole di Agesilao (modello di virtú, secondo Senofonte, dovunque egli ne parla) a Coti re de’ Paflagoni, messegli in bocca da Senofonte, l’uno de’ primi maestri di morale a’ suoi tempi (῾Ελληνικῶν ἰστοριῶν β. δ´, κ. α´, § έ). Oggi chi volesse dire una sentenza notabile, direbbe tutto il rovescio. Cosí cambia la morale (26 settembre 1821).


*   Non solo il fanciullo non ha nessun’idea del bello umano e ha bisogno dell’assuefazione per acquistarla, ma, per perfezionarla e gustare i piaceri che può dar la sua vista, è bisogno un’assuefazione lunga, variata, particolare, e conviene anche per essa divenire intendenti, come per gustare il bello delle arti o delle scritture.