Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1836

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[p. 395 modifica]essi errano a ogni tratto e all’ingrosso, ragionando colla piú squisita esattezza. È certissimo ch’essi hanno ignorato ed ignorano la massima parte della natura, delle stesse cose che trattano, per impoetiche ch’elle sieno (giacché il poetico nell’effettivo sistema della natura è legato assolutamente a tutto), la massima parte della stessa verità, alla quale si sono esclusivamente dedicati.


     La scienza della natura non è che scienza di rapporti. Tutti i progressi del nostro spirito consistono nello scoprire i rapporti. Ora, oltre che l’immaginazione è la piú feconda e maravigliosa ritrovatrice de’ rapporti e delle armonie le piú nascoste, come ho detto altrove, è manifesto che colui che ignora una parte, o piuttosto una qualità, una faccia della natura, legata con qualsivoglia cosa che possa formar soggetto di ragionamento, ignora un’infinità di rapporti, e quindi non può non ragionar male, non veder falso, non iscuoprire imperfettamente, non lasciar di vedere