Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1934

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[p. 449 modifica] che certo non sono incivili, pur si vede ne’ loro scrittori, che parlano volentieri di se e danno a se stessi, alle loro azioni, famiglie, casi, scritti ec. un certo peso e in un certo modo che riuscirebbe ridicolo in Francia ec. (17 ottobre 1821). Similmente possiamo discorrere degl’italiani.


*    Dico che l’effetto della musica spetta principalmente al suono. Voglio intender questo. Il suono (o canto) senz’armonia e melodia non ha forza bastante né durevole, anzi non altro che momentanea sull’animo umano. Ma viceversa l’armonia o melodia senza il suono o canto, e senza quel tal suono che possa esser [p. 450 modifica]musicale, non fa nessun effetto. La musica dunque consta inseparabilmente di suoni e di armonia, e l’uno senza l’altro non è musica. Il suono in tanto è musicale in quanto armonico, l’armonia, in quanto applicata al suono. Sin qui le partite sarebbero uguali. Ma io attribuisco l’effetto principale al suono, perch’esso è propriamente quella