Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2245

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[p. 125 modifica] questo verbo comune a [p. 126 modifica]due lingue figlie della latina e dalla voce urto, francese heurt, che non è altro che un verbale formato dal participio in us di urgere, alla maniera di tanti altri verbali latini, come dirò altrove (11 dicembre 1821).


*    La sola virtú che sia e costante ed attiva è quella ch’é amata e professata per natura e per illusioni, non quella che lo è per sola filosofia, quando anche la filosofia porti alla virtú, il che non può fare se non mentre ell’é imperfetta. Del resto, osservate i romani. La virtú fondata sulla filosofia non esisté in Roma fino a’ tempi de’ Gracchi. Virtuosi per filosofia non furono mai tanti in Roma, quanti a’ tempi de’ Tiberi, Caligola, Neroni, Domiziani. Troverete nell’antica Roma dei Fabrizi (nemicissimi della filosofia, come si sa dal fatto di Cinea), dei Curii ec., ma dei Catoni, dei Bruti stoici non li troverete.