Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2378
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* Che non si dà ricordanza, né si mette in opera la memoria senz’attenzione. Prendete a caso uno o due o tre versi di chi vi piaccia, in modo che possiate, leggendoli una volta sola, tenerli tanto a memoria da poterli poi ripeter subito fra voi, il che è ben facile in quello stesso momento che si son letti; e ripeteteli fra voi stesso dieci o quindici volte, ma con tutta materialità, come si fa un’azione ordinaria, senza pensarvi e senza porvi la menoma attenzione: di lí ad un’ora non ve ne ricorderete piú, volendo ancora richiamarli con ogni sforzo. Al contrario, leggeteli solamente una o due volte con attenzione e intenzione d’impararli, o che vi restino impressi; ovvero poniamo caso che da se stessi v’abbiano fatto una decisa impressione ed eccitata per questo mezzo la vostra mente ad attendervi, anche senza intenzione alcuna d’impararli; non li ripetete neppure fra voi o, ripetendoli, fatelo solo una o due volte con attenzione; di lí a piú ore vi risovverranno anche spontaneamente e molto piú se voi lo vorrete; e se allora di nuovo ci farete attenzione, in modo che quella reminiscenza