Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2411

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[p. 224 modifica] sentimento vitale in ciascun essere; e specialmente quanto è maggiore la vita interna, ossia l’attività dell’anima, cioè della sostanza sensitiva e concettiva. Giacché amor proprio e vita son quasi una cosa, non potendosi né scompagnare il sentimento dell’esistenza propria, ch’é ciò che s’intende per vita, dall’amore dell’esistente, né questo esser minore di quello, ma l’uno si può sempre esattamente misurare coll’altro. E tanto uno vive, quanto si ama, e tutti i sentimenti [p. 225 modifica]di chi vive sono compresi o riferiti o prodotti ec. dall’amor proprio: il quale è il sentimento universale che abbraccia tutta l’esistenza; e gli altri sentimenti del vivente, se pur ve n’ha che sieno veramente altri, non sono che modificazioni o divisioni o produzioni di questo, ch’é tutt’uno col sentimento dell’essere o una parte essenziale del medesimo.

Dal che segue che l’uomo, avendo per la sua natura ed organizzazione esteriore ed interiore maggior vita, maggior capacità di piú vasta e piú numerosa concezione, maggior sentimento insomma o maggior sensibilità di tutti gli