Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2548

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[p. 301 modifica] altre ragioni di piacere, diverse dal bello): né i poeti greci, né verun altro poeta o scrittore di buon gusto ha mai creduto che l’esagerazione della grandezza di tali altre parti fosse una lode per esse e un titolo di bellezza, come hanno fatto relativamente agli occhi. Dalle quali cose deducete:

1,° Quanto sia vero che gli occhi sono la principal parte della sembianza umana, e tanto piú belli quanto piú notabili e quindi quanto piú vivi. E che in essi veramente si dipinge la vita e l’anima dell’uomo e degli animali; e però quanto piú son grandi, tanto maggiore apparisce realmente l’anima e la vitalità e la vita interna dell’animale (né quest’apparenza è vana). Per la qual cosa accade che la grandezza loro è piacevole, ancorché sproporzionata, indicando e dimostrando maggior quantità e misura di vita. 2,° Quanta