Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3228

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../3227 ../3229 IncludiIntestazione 12 gennaio 2017 100% Saggi

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[p. 258 modifica] produr negli uditori queste siffatte sensazioni ch’essi mai non provarono né proveranno. Nol vogliono, perché, appunto non conoscendo tali sensazioni, nulla o ben poco le stimano, né altro fine si propongono che il diletto superficiale e il grattar gli orecchi, al che di gran lunga pospongono le grandi e nobili e forti emozioni, di cui mai non fecero esperimento. Ma che maraviglia? quando gli antichi musici erano i poeti, quegli stessi che per la sublimità de’ concetti, per la eleganza e grandezza dello spirito brillano nelle carte che di loro ci rimangono, o perdute queste coi ritmi da loro inventati e applicativi, vivono immortali i loro nomi nella memoria degli uomini, e ciò talora eziandio per egregi e magnanimi fatti? E quando all’incontro i moderni musici, stante le circostanze della loro vita e delle moderne costumanze a loro riguardo, sono per corruzione, per delizie, per mollezza e bassezza d’animo il peggio del peggior secolo che nelle storie si conti? la feccia della feccia [p. 259 modifica]delle generazioni? Da vita, opinioni e costumi vili, adulatorii, dissipati,