Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3265
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* Si può dire che le viste, i disegni, i proponimenti, i fini, le speranze, i desiderii dell’uomo, tutto ciò insommache ne’ suoi pensieri ha relazione al futuro, tanto piú si stendono, cioè tanto piú mirano e tendono, o giungono, lontano, quanto minore naturalmente è lo spazio di vita che gli rimane, e viceversa. Niun pensiero del bambino appena nato ha relazione al futuro, se non considerando come futuro l’istante che dee succedere al presente momento, perocché il presente non è in verità che istantaneo, e fuori di un solo istante, il tempo è sempre e tutto o passato o futuro. Ma considerando il presente e il futuro non esattamente e matematicamente, ma in modo largo, secondo che noi siamo soliti di concepirlo e chiamarlo, si dee dire che il bambino non pensa che al presente. Poco piú là mira il fanciullo; ond’é che proporre al fanciullo (per esempio negli studi) uno scopo lontano (come la gloria e i vantaggi ch’egli acquisterà nella maturità della vita o nella vecchiezza, o anche pur nella giovanezza), è assolutamente inutile per muoverlo (onde è sommamente giusto ed utile l’adescare il fanciullo allo studio col proporgli onori o vantaggi ch’egli