Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3547
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conforma alla maniera comune di trattare, e chi non ha il tuono degli altri, perché questa maniera comune esiste, e il tuono di società è determinato, piú o meno strettamente, e non è lecito uscirne senza esser messo, nella società ec., fuor della legge, e considerato come da men degli altri, perché dagli altri diverso, diverso dai piú (28 settembre 1823).
* Circa la radice monosillaba di jungo da me notata altrove in con-iux o con-iunx ec. aggiungi bi-iux o bi-iunx, il quale io credo che sia il vero nominativo del genitivo biiugis, e non, come scrive il Forcellini, biiugis, biiuge. Ben credo che il detto nominativo non si trovi, ma neanche, io credo, questo secondo, e quello mi par piú conforme all’analogia di coniux ec. Dicesi ancora biiugus a um (29 settembre, festa di S. Michele Arcangelo, 1823).
* Radice monosillaba di capio, come altrove ec., For-ceps. Di facio For-fex (29 settembre 1823).
* Scambio del g e del v, di cui altrove.