Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3899

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[p. 275 modifica] e se riesce impercettibile, essendo quasi menomo ec. Forse anche simili differenze impercettibili si potrebbero supporre tra diversi individui di uno stesso sesso, nazione ec., come derivanti e proporzionate a certe relative differenze fisiche o morali ec. che si potrebbe forse notare a questo proposito, e come atte a cagionare detto effetto ec. ec. (22 novembre 1823). [p. 276 modifica]


*    Je me rappelle souvent ce vers anglais: L’homme est fait pour agir, et tu prétends penser? Frédéric II. Lettres à d’Alembert, tome I, p. 203 (22 novembre 1823). Vedi p. 3931.


*    Voce comune alle tre lingue: Ciabatta, zapato, savate (é noto che il nostro c molle in ispagnuolo è z, in francese vale s), savaterie, savetier, zapatero, ciabattino, acciabattare ec. ec. Anche le metafore di tali voci, come di saveter e acciabattare, di ciabattino e savetier per mauvais ouvrier ec. ec., sono conformi almeno tra l’italiano e il francese, giacché il significato di ciabatta, savate, zapato, benché simile, è alquanto diverso nello spagnuolo ec. (23 novembre, domenica, 1823).


*    Alla p. 3851, margine. Anche tra noi però avvisato, per prudente, può essere participio di avvisarsi, verbo reciproco o neutro passivo, in senso di avvedersi ec., e in tal caso non apparterrebbe al nostro discorso, niente piú di quello che gli appartenga appunto avveduto di avvedersi (che vale lo stesso che avvisato), accorto di accorgersi (che vale altresí lo stesso: dico aggettivamente presi accorto, avveduto, avvisato), e gli altri participi de’ neutri passati o reciprochi (23 novembre 1823).